Progetti 'genitorialità' finanziati L. 23/99

I PROGETTI FINANZIATI CON LA L 23/99

Ø     “GENITORI SI DIVENTA: SPAZI DI CONFRONTO E CONDIVISIONE PER CAREGIVERS DELLA PRIMA INFANZIA”  Periodo di realizzazione   2008/2009

Ø      “VOGLIA DI RELAZIONE : INSIEME PER UNA CRESCITA MIGLIORE. NESSUNO ESCLUSO” Periodo di realizzazione   2009/2010

I progetti comprendono una serie di interventi, che hanno lo scopo principale di sostenere e rinforzare le capacità dei caregiver, ovvero di chi è impegnato nel prendersi cura di un bambino piccolo (genitori, nonni) e in ogni caso della fascia di età compresa tra 0 e 3 e 3 e 6 anni.
 In particolare, si rivolge a quelle persone che per motivi vari vivono una sorta di "solitudine” nello svolgimento del proprio ruolo educativo: madri sole, madri/padri alla prima esperienza, nonni che si occupano quasi  a tempo pieno del nipotino, genitori che si sentono in qualche modo “inadeguati” o insicuri, o che non hanno possibilità di ricevere aiuto da parenti o conoscenti nella gestione familiare.
Il progetto si caratterizza per il fatto di mettere a disposizione spazi di condivisione e sostegno, in un’ottica specificatamente “terapeutica- di sostegno”, ovvero che abbia l’obiettivo di esplicitazione dei vissuti personali e l’attivazione di risorse proprie per affrontare non tanto le problematiche contingenti, ma soprattutto quelle relazionali tra adulto e bambino.

ATTIVITA’

1.     Formazione di un gruppo di incontro/confronto condotto da una psicologa clinica con specializzazione infanzia per genitori con bambini di età compresa fra 0-3 anni (in sinergia con l’apertura della ludoteca):
   in particolare l’attività prevede n° 1 incontro (della durata di 90 minuti) di presentazione del percorso sulla genitorialità e l’allevamento. Aspetto innovativo è proporre l’attività non in modo plenario ma bensì con modalità interattiva dove i partecipanti avranno modo di incontrarsi e confrontarsi sulle riflessioni proposte dal conduttore e al tempo stesso proporre degli argomenti di loro interesse. In tale occasione si raccoglieranno le preferenze dei temi da trattare negli incontri successivi che prevederanno una sempre maggiore interazione.
   Gli incontri successivi, (N° 6 della durata di 90 minuti) si apriranno con un tema guida introdotto dal relatore (fra quelli scelti dai genitori durante il primo incontro) che stimolerà lo spazio per le domande, le considerazioni, le esperienze e i vissuti dei genitori con diverse appartenenze etniche ma alle prese con problematiche spesso comuni. Importante è l’attivazione di questi percorsi in sinergia con la ludoteca tale da permettere ai genitori, sempre con la supervisione di un esperto, di poter anche accedere alla ludoteca per momenti di interazione con il proprio figlio e momenti di osservazione permettendo così di poter dare concretezza ai contenuti condivisi nel gruppo e rintracciarli sul piano della relazione reale.

2.     La stessa attività di Formazione di un gruppo di incontro/confronto condotto da una psicologa clinica con specializzazione infanzia sarà ripetuta per genitori con bambini di età compresa fra 3-6 anni (nella fascia oraria pomeridiana): in particolare l’attività prevede n° 1 incontro (della durata di 90 minuti) di presentazione del percorso sulla genitorialità e l’allevamento presso la scuola materna. Aspetto innovativo è proporre l’attività non in modo plenario ma bensì con modalità interattiva dove i partecipanti avranno modo di incontrarsi e confrontarsi sulle riflessioni proposte dal conduttore e al tempo stesso proporre degli argomenti di loro interesse. In tale occasione si raccoglieranno le preferenze dei temi da trattare negli incontri successivi che prevederanno una sempre maggiore interazione.
   Gli incontri successivi, (N° 6 della durata di 90 minuti) si apriranno con un tema guida introdotto dal relatore (fra quelli scelti dai genitori durante il primo incontro) che stimolerà lo spazio per le domande, le considerazioni, le esperienze e i vissuti dei genitori con diverse appartenenze etniche ma alle prese con problematiche spesso comuni. Importante è l’attivazione di questi percorsi in sinergia con la ludoteca tale da permettere ai genitori, sempre con la supervisione di un esperto, di poter anche accedere alla ludoteca per momenti di interazione con il proprio figlio e momenti di osservazione permettendo così di poter dare concretezza ai contenuti condivisi nel gruppo e rintracciarli sul piano della relazione reale.

3.     Formazione di un unico gruppo di genitori 0-6 per momenti di condivisione dell’esperienza vissuta nei due gruppi distinti. Importante ci sembra far incrociare le esperienze dei due gruppi così da permettere loro di ritrovarsi in un bisogno dichiarato ovvero l’isolamento e mancanza di sostegno e punti i riferimento, per meglio porre le basi di una continuità sia in termini individuali che in termini di rete sociale. Si prevedono n°3 incontri, con la presenza di una psicologa clinica con specializzazione infanzia per permettere loro (genitori) di poter meglio sintetizzare l’esperienza. In seguito a questi incontri si prevede che il gruppo possa darsi continuità da solo attingendo alla nuova struttura e alla ludoteca come luogo di interazione sia per i propri figli, sia per coloro che si occupano di accudimento del minore. 

4.     Formazione di laboratori di arteterapia con la conduzione di una esperta dell’associazione Artre. L’attività verrà realizzata mediante un ciclo di n°8 incontri, della durata di due ore cadauno. Gli incontri di arteterapia sono rivolti a genitori e coloro che si occupano di accudire bambini da 0 ai 6 anni. A differenza degli incontri di cui sopra con la psicologa dove è necessario distinguere i gruppi, in questa attività è prevista la compresenza di entrambi i target (genitori con minori 0-3 e 3-6 anni). Ogni incontro sarà articolato secondo le seguenti fasi: a) preparazione dello spazio adibito all’attività di arteterapia. Importante in questa attività il coinvolgimento dei beneficiari sin dall’inizio, ovvero dal preparare insieme lo spazio che poi vivranno come luogo fisico per l’espletamento dell’attività ; -introduzione al tema (breve racconto parola, immagine, semplice lavoro corporeo, musica, ecc.) scelto all’interno del gruppo e condiviso dallo stesso; b) realizzazione dell’opera (disegno, dipinto, scultura, ecc.): attività concreta che permette al beneficiario di potersi rendere visibile il tema scelto; c) verbalizzazione: fase centrale e importante che permette al beneficiario di per raccontare il vissuto o il contenuto dell’esperienza in maniera diretta o simbolica; d) pulizia e riordino del materiale e della stanza. Al termine di ogni incontro, il conduttore si riserva un momento per: a) - stendere le note di processo; b) - annotare le dinamiche relazionali intercorse durante l’attività; c) - leggere immagini prodotte; d) - programmare l’incontro successivo alla luce di quanto emerso.
5.      Organizzazione di iniziative sociali e aggreganti rivolte ai bambini e alle loro famiglie,  soprattutto nei giorni festivi. Per fare rete sociale e sostenersi non è sufficiente avere un bel parco, o disporre di servizi specialistici; spesso serve darsi occasione, creare opportunità di incontro che permettono di uscire dagli schemi formali dei servizi facilitando così l’aggregazione spontanea soprattutto in un contesto sociale in cui viviamo. Utile creare momenti di socializzazione che vede coinvolti sia i bambini e soprattutto i genitori attraverso attività semplici come laboratori di animazione o di storie animate. Tali attività si realizzeranno all’interno del Parco di Villa Campello ad  Albiate. Tali iniziative verranno pensate insieme al gruppo genitori (in qualità di ente promotore delle iniziative) e saranno realizzate da loro con il supporto educativo e tecnico degli educatori della cooperativa stessa. Si prevedono 4 eventi nel periodo primavera – estate (nei mesi di Maggio – Giugno – Luglio 2010).